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lunedì 4 febbraio 2013

Tax - and - spend - liberal




"Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi", diceva una volta il buon Tancredi; ciò era vero allora come lo è adesso.

Questa mattina, baciata dai raggi di un bel sole paesano filtrati dalle mie tendine paesane, mi sono gustata l'intera puntata de L'aria che tira su La7: l'ospite d'onore era EGLI, il Silvio nazional-popolare che tanto anima l'ardore dei nostri giovini cuori pregni di giovinezza/primaveradibellezza. 


Orbene, a parte i vari deliri del "se mi votate vi restituisco l'IMU o se preferite pure vostranonnamortaeputrefatta", una frase ha colpito la mia anima di Storica come una stilettata al cuore:"Una Sinistra che sa solo tassare e spendere!" - ecco, qui il mio cuore ha sanguinato.


Non per la povera Sinistra italiana (non lo è più da un bel pezzo), bensì perché è presa pari pari da uno slogan che andava di moda trent'anni fa dall'altra parte dell'oceano.




Negli Stati Uniti degli anni '70 -' 80, sull'onda del Neoconservatorismo e di una martellante campagna mediatica, quella di essere dei "Tax - and - spend - liberal", ovvero "Liberali che sanno solo spendere e tassare" era diventata un'accusa temutissima dai politici progressisti: così temuta al punto che erano loro stessi a non rivendicare la loro identità liberale (NB: per inciso, il liberalismo statunitense non corrisponde al nostro, ma non è questa la sede per sviscerare l'argomento).


Non vi ricorda qualcosa?


A me ricorda una certa Sinistra, di chissà quale paese, che si è fatta mettere sotto i piedi sì per un'incessante bombardamento mediatico (dici una bugia per mille volte e diventa verità), ma anche perché essa stessa è stata totalmente incapace di scrollarsi di dosso l'etichetta che le è stata applicata da EGLI a suon di slogan & frasi fatte - Comunisti! Coglioni! E chi più ne ha più ne metta.



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